Cultura/Spettacoli
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Francesco Bellofatto
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“L’Arte in Soccorso dell’Uomo. La Vita all’Ombra della Morte” di Benedetto Casillo
Appuntamento venerdì 15 novembre alle ore 17 presso l’Unione Industriali di Napoli (ingresso gratuito su prenotazione inviando una mail a [email protected])
Continua il tour del progetto “L’arte in soccorso dell’uomo. La vita all’ombra della morte”, ideato da Benedetto Casillo e prodotto dall’associazione Arteteca con il contributo del Ministero della Cultura. Questo innovativo ciclo di incontri esplora il tema della vita e della morte, combinando arte, musica e letteratura per stimolare una riflessione sociale e personale.
L’evento si terrà venerdì 15 novembre alle ore 17 presso l’Unione Industriali di Napoli (ingresso gratuito su prenotazione inviando una mail a [email protected]). Benedetto Casillo, che ha ideato e conduce il progetto, proporrà brani di celebri autori come Luigi Pirandello, Raffaele Viviani, Totò ed Enzo Moscato, accompagnati da un dibattito con la partecipazione di ospiti illustri, tra cui Nino Daniele, Enza Amato e Leandro Del Gaudio. A moderare sarà la giornalista Ida Di Martino, mentre le musiche originali sono state composte dal musicista Salvatore Torregrossa.
“Quest’idea parte dall’osservazione della vita,” spiega Benedetto Casillo. “Sono nato in un’epoca in cui la morte era rispettata e vissuta come parte della vita. C’erano gesti e rituali che ne onoravano la sacralità, e a Napoli, questa sensibilità era ancora più radicata. La sacralità della vita si rifletteva nel rispetto per la morte; oggi, invece, spesso prevale il materialismo, e la dimensione spirituale è messa da parte. L’arte può aiutare a capire il cambiamento di questi valori e, soprattutto, a porsi delle domande.”
Maurizio Marino, produttore del progetto, aggiunge: “La vita all’ombra della morte è un tema ricorrente nel teatro e nella letteratura. Questo progetto vuole riportare alla luce la riflessione sulla morte, che oggi viene relegata a un tabù. Come scrisse Samuel Beckett, ‘Nascere fu la sua morte’. Il culto dei morti e l’elaborazione del lutto stanno scomparendo, ma riflettere su questi argomenti ci aiuta a ritrovare un contatto con la nostra umanità.”
L’evento di Napoli anticipa una tappa del progetto che si terrà a Roma nel mese di dicembre.
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