Alta tecnologia e prevenzione vulcanica: intesa tra il DAC e la Fondazione Convivenza Vesuvio

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Alta tecnologia e prevenzione vulcanica: intesa tra il DAC e la Fondazione Convivenza Vesuvio

Giovedì 10 aprile alle ore 15.30, presso la sede del Distretto Aerospaziale della Campania (DAC) in Caserta (Via Roma, 17), sarà firmato un protocollo d’intesa tra il DAC e la Fondazione Convivenza Vesuvio.

Alla firma dell’accordo saranno presenti Luigi Carrino, Presidente del DAC; Vincenzo Coronato, Presidente della Fondazione Convivenza Vesuvio; Carlo Marino, Sindaco di Caserta e Presidente di Campania.

L’obiettivo dell’accordo è coniugare la dei cittadini con la rigenerazione sociale ed economica dei territori interni della Campania, in particolare quelli a rischio vulcanico e spopolamento.

Grazie al contributo del Distretto Aerospaziale della Campania – che riunisce oltre 30 grandi imprese, 150 PMI, 5 università e 5 centri di ricerca internazionali – la Fondazione potrà contare su un’assistenza tecnica avanzata per l’analisi dei dati satellitari e il monitoraggio con droni. Tecnologie all’avanguardia saranno utilizzate per pianificare scenari dinamici di evacuazione, redistribuzione territoriale e .

“L’emergenza Vesuvio non è solo una questione di protezione civile – Luigi Carrino – ma una vera e propria sfida di innovazione e coesione sociale. Vogliamo mettere le nostre competenze al servizio di una visione ampia e partecipata, dove la tecnologia contribuisce alla resilienza dei territori e alla qualità della vita dei cittadini”.

“Non siamo in contrapposizione con la Protezione Civile Nazionale – spiega Vincenzo Coronato – noi vogliamo tutelare lo sviluppo economico e professionale espresso dai diciotto comuni della Zona Rossa”.

Il protocollo prevede un gemellaggio funzionale con le aree interne della Campania soggette a spopolamento (Alto Casertano, area Sud della provincia di Salerno, Est Sannio e Alta ), dove si registra un surplus abitativo di 165mila alloggi. I primi comuni coinvolti saranno , Terzigno, e Boscoreale.

L’iniziativa include esercitazioni annuali su 40mila persone, con simulazioni di evacuazione e rientro giornaliero verso i comuni gemellati, grazie al supporto logistico e tecnologico del DAC.

“I Comuni hanno un ruolo centrale nella prevenzione dei rischi – afferma Carlo Marino – ed è fondamentale il coinvolgimento diretto delle strutture tecniche e della Protezione Civile”.

“Non basta raccogliere dati o disegnare mappe – conclude Carrino – serve un approccio integrato, in cui scienza, istituzioni e lavorano fianco a fianco per costruire una Campania più sicura e più viva”.

L’intesa è aperta al coinvolgimento di enti locali, università, partner nazionali ed europei, con l’obiettivo di creare una rete stabile di co-progettazione territoriale.

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