Lucio Gregoretti alla guida del Ravello Festival: prospettiva strategica per l’innovazione culturale
La nomina di Lucio Gregoretti come direttore artistico del Ravello Festival 2025 e della programmazione musicale della Fondazione Ravello rappresenta una scelta mirata a consolidare e rinnovare il prestigio di uno degli eventi culturali più rinomati a livello internazionale. Gregoretti, musicista, compositore e docente di rilevanza mondiale, possiede un curriculum che coniuga competenze artistiche, gestionali e una spiccata sensibilità verso le peculiarità del territorio. Tra i suoi successi più rilevanti, si annoverano la direzione dell’Associazione Nuova Consonanza, dove ha promosso programmi innovativi che hanno attirato l’attenzione di critici e pubblico, e la collaborazione con prestigiosi enti teatrali internazionali, che hanno portato alla realizzazione di opere di teatro musicale apprezzate a livello globale.
Il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, ha espresso piena fiducia in questa decisione, sottolineando l’importanza del legame di Gregoretti con la Costiera Amalfitana, luogo che il maestro frequenta da anni con profonda ammirazione. La lunga esperienza di Gregoretti, maturata attraverso collaborazioni con personalità di spicco come Lina Wertmüller, con cui ha lavorato nella creazione di colonne sonore cinematografiche di grande impatto, e Domenico De Masi, da cui ha assimilato una visione sociologica applicata alla gestione culturale, lo rende particolarmente adatto a interpretare e valorizzare l’essenza del Ravello Festival. “Siamo certi che le sue competenze e il suo amore per questi luoghi porteranno risultati significativi. Il suo progetto artistico si inserisce perfettamente nella visione culturale della nostra comunità”, ha dichiarato il primo cittadino.
Anche il presidente della Fondazione Ravello, Alessio Vlad, ha accolto con entusiasmo la nomina. Vlad ha definito Gregoretti un “musicista di solide basi accademiche, compositore eclettico e intellettuale curioso, capace di cogliere le specificità storiche e culturali di Ravello”. Gregoretti ha espresso l’intenzione di integrare elementi della tradizione musicale locale con influenze contemporanee, creando una programmazione che renda omaggio alla storia del festival e allo stesso tempo dialoghi con le correnti artistiche internazionali. Questa visione punta a rafforzare l’identità culturale di Ravello, valorizzando il suo ruolo come ponte tra passato e futuro. Queste qualità, unite a una visione innovativa, rendono Gregoretti la figura ideale per guidare la programmazione musicale nel 2025.
Lucio Gregoretti, nato a Roma nel 1961, si è diplomato in Composizione al Conservatorio Santa Cecilia, perfezionandosi successivamente con Luciano Berio, una delle figure più influenti del panorama musicale contemporaneo. Ha studiato direzione d’orchestra con maestri di fama mondiale, tra cui Piero Bellugi e Franco Ferrara, e ha ricoperto ruoli di prestigio come presidente dell’Associazione Nuova Consonanza e docente in istituzioni internazionali di alto profilo. Le sue opere di teatro musicale sono state rappresentate nei principali teatri del mondo, confermandolo come uno dei compositori italiani più apprezzati a livello globale.
La nomina di Gregoretti, deliberata dal Consiglio di amministrazione della Fondazione Ravello dopo un rigoroso processo di selezione, si inserisce in una strategia che punta a valorizzare l’identità culturale del festival. Questa strategia si differenzia dalle precedenti per l’accento sull’integrazione tra tradizione e innovazione, promuovendo una programmazione che combina repertori classici con nuove composizioni e approcci interdisciplinari, coinvolgendo artisti di fama mondiale e giovani talenti emergenti. La sua direzione sarà cruciale per promuovere Ravello come punto di riferimento artistico internazionale, integrando tradizione e innovazione.
Il Ravello Festival, noto per la sua lunga tradizione e per l’incomparabile scenario della Costiera Amalfitana, rappresenta un appuntamento imprescindibile per gli amanti di musica e arte. Negli anni, il festival ha ospitato performance memorabili, come i concerti della Filarmonica di Berlino e del Teatro alla Scala, e spettacoli di artisti del calibro di Riccardo Muti e Daniel Barenboim. Questi eventi hanno contribuito a consolidare il prestigio del festival, rendendolo un simbolo di eccellenza culturale. L’arrivo di Gregoretti promette di arricchire ulteriormente l’offerta culturale, grazie alla sua capacità di unire visioni artistiche globali a una profonda sensibilità per il territorio. Il festival si conferma così un laboratorio culturale capace di dialogare con le principali tendenze del panorama musicale e artistico contemporaneo.
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