Master alla Federico II sul Credito cooperativo con la Federazione Banche di Comunità
NAPOLI – Ad Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo e di Tertio Millennio ETS, sono affidate due lezioni sul tema della cooperazione di credito, nell’ambito del master di I livello in “Banca, contabilità e controllo” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Azzi, una delle figure di spicco nel panorama bancario italiano, con un’esperienza pluridecennale, è stato invitato a contribuire al corso dal presidente della Federazione Banche di Comunità Campania e Calabria, Amedeo Manzo.
Nelle sue lezioni, Azzi affronta temi fondamentali come la funzione e le peculiarità del credito cooperativo, i sistemi di garanzia e l’impatto di queste banche mutualistiche sulle comunità locali. Ha sottolineato l’importanza della storia e dell‘identità del credito cooperativo, ricordando come insegnare in una regione legata alla figura di Antonio Genovesi, economista italiano e pioniere delle teorie economiche moderne, rappresenti un ritorno alle radici di questo sistema.
Questo percorso formativo è stato reso possibile da una convenzione tra la Federazione Banche di Comunità Campania e Calabria e il Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni (DEMI) dell’Università Federico II. L’obiettivo è formare giovani talenti capaci di rispondere alle sfide future del settore bancario cooperativo, contribuendo allo sviluppo economico e sociale dei territori in cui operano le Banche di Credito Cooperativo (BCC). Amedeo Manzo ha sottolineato come la “democrazia delle opportunità” sia un elemento chiave per trattenere i giovani talenti, prevenendo l’emigrazione di professionisti qualificati.
Le 15 BCC associate della Campania e Calabria sono coinvolte attivamente nel master, offrendo tirocini, visite guidate e interventi in aula da parte di esponenti delle Capogruppo e della Federazione Italiana delle BCC. La collaborazione con il mondo accademico, guidata dalla professoressa Adele Caldarelli, è un esempio di sinergia tra istituzioni per formare le nuove generazioni e sostenere lo sviluppo regionale.
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