Cultura e memoria: a Napoli la presentazione di ‘Senza Eredi’ di Marcello Veneziani
Nella suggestiva cornice di Villa Domi, a Napoli, si è svolta una serata evento organizzata da Polo Sud, Centro Studi Pietro Golia e Controcorrente Edizioni, dedicata alla presentazione del nuovo libro di Marcello Veneziani, Senza Eredi, edito da Marsilio. La serata, moderata dal direttore de Il Mattino, Roberto Napoletano, ha visto la partecipazione dell’autore, del presidente di Polo Sud, Amedeo Laboccetta, e dell’ex segretaria generale della Cisl Campania, Lina Lucci.
Un viaggio nella memoria culturale e nella riflessione filosofica
Senza Eredi rappresenta una profonda riflessione sull’attuale crisi della memoria culturale, esaminando settanta figure emblematiche del pensiero filosofico e letterario, tra cui Pascal, Vico, Proust, Kafka, Leopardi, Manzoni, Baudelaire e persino Ratzinger. Veneziani denuncia il rischio che una società iper-individualista, dominata dalla cancel culture e dall’autosufficienza presunta, rifiuti l’eredità culturale del passato, lasciando che tecnica ed economia dettino un futuro senza radici né prospettive.
Secondo Veneziani, anche la politica moderna soffre di questo distacco: “Tutti i movimenti, partiti e leader si presentano come novità assolute, spezzando quel filo di continuità che da sempre è la base della politica. Senza eredità, la politica perde il suo senso”.
Un libro che unisce memoria e futuro
Per Roberto Napoletano, Senza Eredi è “un libro di memoria”, capace di intrecciare patrimoni culturali diversi e valorizzarli come pilastri per costruire il futuro. La memoria, sottolinea, è un valore imprescindibile per una società che voglia evolvere senza dimenticare le sue radici.
La serata è stata arricchita dalla lettura di alcuni passi del libro da parte dell’attore Luca Violini, che ha saputo dare vita alle parole di Veneziani con grande intensità. A chiudere l’incontro, il soprano Martina Bortolotti ha eseguito un repertorio di canzoni classiche napoletane e brani natalizi, aggiungendo una nota emozionale e artistica all’evento.
La presentazione di Senza Eredi non è stata solo un’occasione per riflettere sull’importanza della memoria culturale, ma anche un invito a riconoscere il valore delle radici nella costruzione del futuro. Un messaggio che, in un’epoca segnata dall’oblio e dalla frammentazione, risuona con particolare forza.
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