Alluvioni in Calabria e Basilicata: dall’Autorità di Bacino nuovi piani per la sicurezza territoriale
Nel corso della seduta del 31 luglio 2025, la Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, presieduta dal Viceministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica Vannia Gava, ha dato il via libera a un pacchetto di misure strategiche per la mitigazione del rischio idraulico in Calabria e Basilicata. Alla videoconferenza hanno partecipato esponenti di primo piano delle istituzioni regionali e nazionali, tra cui il Sottosegretario Luigi D’Eramo (MASAF), la Sottosegretaria Lucia Borgonzoni (MIC), il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, e i Vicepresidenti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise e Puglia, insieme al Segretario Generale Vera Corbelli.
Elemento centrale dell’incontro è stato l’aggiornamento del Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto e la Gestione del Rischio da Alluvioni nel settore Calabria/Lao e l’adozione delle Norme di Attuazione e delle Misure di Salvaguardia, che rappresentano un salto di qualità sia sul piano normativo che operativo. Contestualmente sono state approvate misure per le nuove aree a rischio dell’Arco Ionico Lucano e del Noce, confermando una strategia ampia e integrata.
Secondo quanto illustrato dalla dott.ssa Corbelli, il piano rappresenta una svolta scientifica e normativa per l’intero Distretto Idrografico, con particolare attenzione all’integrazione tra PGRA (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) e PAI (Piano di Assetto Idrogeologico). Un approccio basato sulla sinergia istituzionale, che ha coinvolto Regioni, Protezione Civile, enti locali e tecnici, culminando in un lavoro analitico che parte dai dati storici degli eventi alluvionali dal 1810 al 2023 (raccolti nel Progetto DEDICA) e che si estende all’impiego di nuove tecnologie come il rilievo Lidar sull’intera fascia costiera.
Le nuove norme di attuazione, pensate per superare il tradizionale impianto vincolistico, promuovono un approccio proattivo e compatibile con lo sviluppo sostenibile, secondo il principio che la tutela del territorio debba diventare una leva per la crescita e non un ostacolo. Strumenti come le linee guida per la valutazione del rischio quantitativo, gli indirizzi per la progettazione e le misure di salvaguardia immediate, rappresentano un ausilio concreto per i tecnici comunali e gli operatori territoriali.
Di particolare rilevanza è anche l’estensione delle misure al territorio lucano, richiesta e sostenuta dal Vicepresidente della Regione Basilicata Pasquale Pepe, che ha sottolineato l’urgenza di interventi mirati nelle aree a maggiore pericolosità idraulica. Il provvedimento garantisce non solo la difesa delle comunità e dei beni esposti, ma anche la possibilità di valorizzare in sicurezza le zone costiere, tra le più vulnerabili ai cambiamenti climatici.
Il nuovo impianto normativo, operativo e partecipativo adottato dall’Autorità di Bacino si configura come modello di riferimento per l’intero Paese, dimostrando come sia possibile coniugare rigore scientifico, concertazione istituzionale e praticabilità amministrativa nella gestione del rischio idraulico, oggi sempre più urgente e strategica.
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