Cantina Cosimo Capasso, premiata al Vinitaly Design Award: vino d’altura tra eleganza e mito
Nel cuore della Campania, tra i versanti impervi del Monte Taburno, nasce un progetto ambizioso e affascinante: la Cantina Cosimo Capasso, una nuova realtà vitivinicola che ha già fatto parlare di sé ben prima di immettere sul mercato le sue prime bottiglie. A confermare la solidità della visione è il riconoscimento ottenuto al Vinitaly Design Award, dove la cantina ha conquistato il Bronzo per il miglior progetto di packaging nella categoria vino, imponendosi tra le novità più promettenti della manifestazione.

Dietro questa avventura c’è Cosimo Capasso, 31 anni, giovane imprenditore agricolo con radici profonde nel territorio campano. Cresciuto in una famiglia da sempre attiva nel settore agricolo, ha scelto di rispondere alla chiamata della terra con una sfida: coltivare Pinot Nero e Chardonnay a quote estreme, tra i 650 e i 1.000 metri di altitudine, in una zona dove la viticoltura diventa arte, resistenza e visione.
A sostenere questa scelta, c’è l’esperienza dell’enologo Pierpaolo Sirch, consulente di fama internazionale, che ha condotto uno studio pedologico approfondito per individuare i vitigni più adatti a quelle condizioni estreme. Il risultato? Una viticoltura eroica, che punta su qualità, sostenibilità e rispetto assoluto per l’ambiente.
Il premio ricevuto a Vinitaly non riguarda solo il vino, ma il modo in cui esso viene raccontato. A colpire la giuria è stato l’approccio estetico e narrativo della bottiglia, ideata da Mario Di Paolo, tra i più autorevoli designer del settore. L’etichetta è un tributo al territorio: un bronzetto di Ercole scolpito in rilievo evoca la leggenda che lega l’eroe greco al Monte Taburno, simbolo di forza e resistenza.

La bottiglia del Pinot Nero si distingue per l’embossing con lo stemma di famiglia, un intarsio laterale con il nome della cantina e una finestra dorata che lascia intravedere il tappo in sughero, in totale assenza di capsule vistose: una scelta sobria, autentica, di grande eleganza. Lo Chardonnay segue lo stesso filo estetico ma con una propria identità: materiali materici, etichetta in rilievo e una struttura visiva minimalista, pensata per riflettere la profondità e la verticalità del vino.
La prima vendemmia è avvenuta nel 2023, i vigneti coprono oggi 10 ettari, e l’uscita delle prime bottiglie è prevista per ottobre 2025. Ma la Cantina Cosimo Capasso è già al centro dell’attenzione, anche grazie al progetto architettonico della futura cantina, attualmente in fase di realizzazione, che promette di fondere paesaggio, innovazione e accoglienza.
Con uno stile che unisce visione internazionale e radicamento locale, Cosimo Capasso rappresenta un nuovo volto del vino italiano: giovane, coraggioso, raffinato. E il bronzo conquistato a Verona è solo il primo passo di un percorso che si annuncia luminoso.
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