Biotech Future alla Federico II: incontri tra 500 studenti e imprese. EY: +61% domande di lavoro
Più di 500 studenti tra universitari e ITS campani hanno affollato l’Aula Magna del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II per partecipare all’evento “Biotech Future: competenze e opportunità nel settore”, promosso da Assobiotec-Federchimica e dall’Ateneo federiciano. L’iniziativa, realizzata nell’ambito del programma per la Giornata nazionale del Made in Italy, ha rappresentato un’occasione concreta per mettere in contatto diretto i giovani con le imprese del settore biotech e biopharma, raccontando il valore delle biotecnologie e aprendo uno spazio di riflessione sulle professioni del futuro.
L’interesse è stato tangibile: aula gremita, posti esauriti, tante domande dai ragazzi, tutti desiderosi di comprendere come costruire un percorso professionale all’altezza delle nuove sfide globali legate a salute, ambiente, sostenibilità e innovazione industriale.

A fare gli onori di casa è stato il rettore Matteo Lorito, che ha ricordato come oggi le biotecnologie vivano una fase di grande fermento grazie agli investimenti legati al Pnrr e al potenziale creativo italiano. “Un biotecnologo – ha sottolineato Lorito – è qualcuno che riesce a comprendere i meccanismi della vita e a utilizzarli in modo nuovo e innovativo per migliorare la qualità della vita delle persone, dalla salute al cibo, dall’ambiente all’energia. E qui alla Federico II formiamo figure d’eccellenza, con progetti come la Farmatech Academy, prima in Italia, e un Dipartimento di Farmacia che è tra i migliori del Paese”.
Durante l’incontro è stato presentato un nuovo studio predittivo realizzato da EY in collaborazione con Assobiotec-Federchimica, che ha messo in evidenza un dato chiave: il 61% delle professioni del comparto biotech vedrà una crescita della domanda di lavoro nel medio periodo, con un parallelo aumento delle difficoltà da parte delle aziende nel reperire profili ad alta specializzazione. In oltre il 60% dei casi, infatti, si stima un mismatch tra competenze richieste e offerte disponibili sul mercato.
Un dato che conferma la necessità di iniziative come “Biotech Future”, che mirano a colmare questo gap favorendo il dialogo tra accademia e impresa. Lo ha ribadito anche Federico Viganò, membro del Consiglio di Presidenza di Federchimica Assobiotec: “Mettere in contatto studenti e imprese è fondamentale per rendere i giovani più consapevoli delle opportunità e aiutare le aziende a scoprire talenti e orientare la formazione”.

Sul ruolo strategico del biotech si è espressa anche la professoressa Angela Ianaro, docente di Farmacologia alla Federico II e deputata alla Camera, sottolineando come il Ministero del Made in Italy abbia inserito le biotecnologie tra le eccellenze italiane da valorizzare. “C’è ancora tanto da fare per avvicinare il sapere al fare – ha detto Ianaro – ma eventi come questo dimostrano che la sinergia è possibile. Il futuro dei nostri giovani passa anche dalla capacità di innovare insieme”.
A concludere la giornata è stato Angelo Izzo, direttore del Dipartimento di Farmacia, che ha evidenziato come l’evento rientri tra le attività di “orientamento in uscita”, pensate per far conoscere agli studenti i percorsi professionali post-laurea e facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. “Le biotecnologie – ha detto – sono un campo vastissimo in cui i giovani possono esprimere sia la propria passione per la scienza che la propria creatività”.
#BiotechFuture #FedericoII #Biotecnologie #Assobiotec #EYItalia #MadeInItaly #Farmatech #BiotechCareers #Innovazione #GiovaniTalenti
- Assobiotec-Federchimica: www.assobiotec.federchimica.it
 - Università degli Studi di Napoli Federico II: www.unina.it
 - EY Italy: www.ey.com/it_it
 
Instagram: @federchimica_assobiotec @ey_italia @unina_news
Facebook: @FederchimicaAssobiotec @EYItalia @UniversitaFedericoII
Share this content:
								

