Io Vino 2025: il trionfo dei vitigni autoctoni di Marche e Campania nella Capitale
Oltre 300 professionisti del vino, 100 produttori e una celebrazione dell’eccellenza vitivinicola dell’Appennino centrale: la rassegna “Io Vino 2025” ha conquistato Roma, confermandosi evento chiave per la promozione dei vitigni autoctoni di Marche e Campania.
Cento vignaioli e una folta partecipazione di stampa, operatori del settore e wine-lovers hanno animato l’ottava edizione di IO VINO 2025, unico evento italiano interamente dedicato alla selezione dei vitigni autoctoni di Marche e Campania. Degustazioni, masterclass e incontri hanno permesso di approfondire la conoscenza delle produzioni, delle storie e delle tradizioni delle migliori aziende presenti. Un evento pensato per esaltare la biodiversità vitivinicola della dorsale appenninica centrale.

Grande soddisfazione da parte degli ideatori e organizzatori Romina Lombardi e Manilo Frattari: “Si è concluso con grande successo Io Vino 2025, che ha visto la generosa partecipazione di cento produttori provenienti da queste due splendide regioni italiane. L’evento ha celebrato la ricchezza e la diversità dei vitigni autoctoni, offrendo un’opportunità unica di incontro e confronto tra produttori, esperti e appassionati del settore. Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito con la loro passione e i loro vini straordinari”.
La prima masterclass è stata condotta da Antonella Amodio, autrice del primo libro “Calici e Spicchi”, una mappatura completa dell’abbinamento pizza-vino. Con lei, Giacomo Garau della pizzeria “Olio&Basilico” per l’Alto Casertano e Giancarlo Casa della “Gatta Mangiona” per il Lazio. È emersa una tendenza consolidata: il connubio tra pizza e vino rappresenta un ritorno alla tradizione, con radici già nella Roma antica.

A seguire, Pierpaolo Rastelli, critico enogastronomico e responsabile per le Marche della guida Gambero Rosso, ha presentato una degustazione dedicata alla Ribona, vitigno simbolo delle Marche. Una varietà che sta trovando nuova linfa grazie al lavoro di numerose piccole aziende del territorio.
A chiudere il programma, l’intervento di Alessandro Marra, vice curatore di Slow Wine, che ha offerto una panoramica sulla Campania vitivinicola: una regione in piena evoluzione, spinta da ricambio generazionale e nuove strategie comunicative condivise tra produttori.
Ancora Romina Lombardi e Manilo Frattari: “Un ringraziamento speciale ai relatori delle Masterclass, che hanno arricchito il programma con approfondimenti sui vitigni autoctoni e sulle tecniche di vinificazione. Le sessioni hanno suscitato grande interesse, dimostrando quanto sia importante educare e informare il pubblico sui tesori enologici delle nostre terre. L’evento ha rappresentato anche un momento di networking e collaborazione, rafforzando i legami tra le comunità vitivinicole di Marche e Campania”.

La giornata si è conclusa con la cerimonia di premiazione. Il Premio della Critica – Miglior Asprinio d’Aversa 2025 è stato conferito al Terre del Volturno Asprinio Corba Antica 2023 dell’azienda Novantanovesima Grotta di Aversa (Caserta), mentre il Premio della Critica – Miglior Ribona 2025 è andato al Colli Maceratesi Ribona 2021 del Podere Sabbioni di Corridonia (Macerata).
Il Premio del Pubblico – Miglior Cantina 2025 è stato assegnato alla Cantina Antonio Molettieri di Castelfranci (Avellino), scelta attraverso la votazione diretta dei partecipanti all’evento.
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(foto Andrea Federici fornite in allegato da Ufficio stampa)
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