Salerno: incremento delle opportunità lavorative a gennaio 2025, +7% su base annua

ANDREA PRETE 2

Salerno: incremento delle opportunità lavorative a gennaio 2025, +7% su base annua

La provincia di Salerno apre il 2025 con un’incoraggiante crescita occupazionale. Secondo l’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Salerno, che ha elaborato i dati del sistema informativo Excelsior, uno strumento che raccoglie informazioni attraverso questionari periodici rivolti alle imprese per monitorare le previsioni occupazionali e le esigenze di competenze nei settori dell’industria e dei servizi di Unioncamere e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono previste 7.260 nuove assunzioni per il solo mese di gennaio, rappresentando un incremento del 7% rispetto a gennaio 2024. Su scala trimestrale, il numero totale delle nuove entrate si attesta a 23.580, con una crescita dell’8,6%. Questo trend positivo si inserisce in un contesto regionale che vede la Campania con 38.800 nuove assunzioni complessive e un dato nazionale che raggiunge le 497.400 unità.

Il settore industriale di Salerno si distingue particolarmente, segnando un aumento del 10,4% su base annua, in netta controtendenza rispetto al calo del 6,4% rilevato a livello nazionale. Anche il settore dei servizi mostra una performance solida, con un incremento del 5,3%. Questi risultati riflettono una crescente capacità del territorio di attrarre investimenti, nonostante le difficoltà persistenti nel reperire personale qualificato.

Il comparto turistico emerge come il principale motore della crescita occupazionale, trainato da un incremento significativo del turismo culturale e dagli eventi locali organizzati durante il periodo natalizio e di inizio anno. Inoltre, la promozione di Salerno come meta turistica attraverso iniziative come la “Luci d’Artista” ha contribuito a un flusso crescente di visitatori, rafforzando l’indotto economico e generando nuove opportunità lavorative nel settore. Con un aumento straordinario dell’87,7% rispetto a gennaio 2024, il turismo rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia locale, accompagnato da un incremento del 34,1% su base trimestrale. Anche il commercio registra una crescita significativa, con un +10,9% su base mensile e un +9,7% sul trimestre. Nell’ambito industriale, il manifatturiero e le costruzioni si distinguono rispettivamente con crescite del 7,6% e del 15,1% su base mensile, e con incrementi trimestrali del 14% e del 13,7%.

Nonostante il dinamismo, le imprese continuano a segnalare difficoltà nel reperire figure professionali adeguate, attribuendo questa problematica a carenze specifiche nella formazione dei candidati e a un disallineamento tra le competenze offerte dai lavoratori e quelle richieste dal mercato. In particolare, le imprese rilevano una mancanza di preparazione tecnica avanzata e soft skills adeguate, evidenziando la necessità di potenziare i percorsi di formazione professionale e universitari. Il 44% delle aziende lamenta problematiche in questo ambito, in crescita rispetto al 43% dell’anno precedente. Parallelamente, si registra un calo nella domanda di giovani lavoratori, che rappresentano il 26% delle assunzioni previste rispetto al 29% di gennaio 2024. Anche la richiesta di lavoratori immigrati subisce una contrazione, passando dal 20% al 18%. Questi elementi sottolineano l’esigenza di potenziare le politiche di formazione e orientamento al lavoro per soddisfare meglio le necessità delle imprese.

Il presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete, ha sottolineato: “Questi dati testimoniano la vitalità del tessuto economico della provincia, ma evidenziano anche l’urgenza di migliorare la formazione e facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Solo attraverso un impegno condiviso potremo sostenere la competitività delle imprese e valorizzare le risorse del territorio. Ad esempio, la creazione di hub territoriali per la formazione tecnica avanzata, il potenziamento di programmi di apprendistato duale e l’organizzazione di fiere del lavoro tematiche potrebbero facilitare l’incontro tra domanda e offerta, migliorando l’efficienza del mercato occupazionale.”

Un aspetto rilevante riguarda la tipologia contrattuale, che riveste un ruolo cruciale nella stabilità lavorativa della provincia. La prevalenza di contratti a termine (78%) rispetto a quelli a tempo indeterminato o in apprendistato (22%) evidenzia una tendenza che potrebbe influire negativamente sulla sicurezza economica dei lavoratori. Questo squilibrio, sebbene comune a molti contesti, sottolinea la necessità di politiche volte a incentivare forme contrattuali più stabili, promuovendo al contempo un dialogo tra le imprese e le istituzioni locali per una maggiore sostenibilità del mercato del lavoro. Il 68% delle nuove assunzioni si concentra nel settore dei servizi, mentre il 73% delle opportunità è offerto da imprese con meno di 50 dipendenti. Tuttavia, solo il 22% delle posizioni previste sarà a tempo indeterminato o in apprendistato, mentre il restante 78% comprenderà contratti a termine. Tra i profili richiesti, il 20% delle posizioni è riservato a dirigenti, tecnici e specialisti, una percentuale inferiore alla media nazionale del 25%. Infine, il 15% delle opportunità lavorative è destinato a personale laureato.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il bollettino ufficiale e le analisi complete sul sito della Camera di Commercio di Salerno: www.sa.camcom.it

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