Elogio del ‘caffettiere’ di Raffaele Ferraioli, l’uomo che ‘inventò’ Furore
Quest’oggi regalo lo spazio della mia rubrica Presunto innocente, a un personaggio
straordinario, autentica leggenda della Costa d’Amalfi: il compianto, indimenticabile Raffaele
Ferraioli, l’uomo che “inventó” Furore, della quale resterà per sempre l’insuperato sindaco.
Nel breve divertissement che segue, l’estroso Ferraioli ci racconta l’arte del caffettiere,
descrivendo con la sua penna acuta e accattivante, le invenzioni del barman del suo storico
albergo dipinto e celebre ristorante Hostaria da Bacco.
Il presunto innocente di oggi, dunque, è una bandiera della napoletanità: il caffè. Buona
lettura…
Flavio Pagano
‘Nu dio ‘e caffettiere
di Raffaele Ferraioli
Il suo nome è Fernando Roque Fusco. Svolge le mansioni di “caffettiere” presso l’Albergo
Ristorante Bacco di Furore. E’ nato nel 1956 a Buenos Aires da genitori italiani emigrati una
decina d’anni prima in Argentina in cerca di fortuna.
Avrebbe dovuto chiamarsi più semplicemente Ferdinando, come suo nonno, appartenente alla
famiglia “ d’ ‘o prencepe” il cui ultimo discendente, Domenico, gestisce oggi uno degli agriturismi
più belli della Costa d’Amalfi ed è il maggiore produttore di uva di Furore, non a caso abita in
località “Vigne”.
Da buon emigrante, Fernando Roque comincia a lavorare già quando aveva poco più di dieci
anni in un calzaturificio e vi rimane fino all’età di trentatre’ anni, quando decide di venire in Italia
per conoscere la terra dei suoi antenati.
Correva l’anno 1989 quando l’emigrante di ritorno arriva a Furore per la prima volta e ne resta
incantato. Per i tre anni successivi fa il pendolare: viene a Marzo e riparte a Ottobre, trovando
lavoro stagionale presso ristoranti, alberghi e bar della Costa d’Amalfi, dove svolge mansioni
diverse. Ma la sua passione più grande è sempre stata e resta la caffetteria.
Il suo pendolarismo cessa nel 1993, quando prende in gestione un Bar Sali e Tabacchi a
Buenos Aires che lascia definitivamente venti anni dopo per iniziare una nuova esperienza di
lavoro a Furore.
Viene, infatti, assunto proprio da me, come barman, presso l’Albergo Ristorante Bacco, in
Furore.
Non tarda a farsi apprezzare per la sua duttilità sia dai datori di lavoro che dai clienti dell’Antica
Hostaria.
La sua professionalità lo pone in quella categoria di dipendenti che lo psicologo definisce
problem solving, dotati di spiccato spirito risolutivo.
La sua antica passione lo spinge a perfezionarsi sempre di più nel suo lavoro. Segue numerosi
corsi di formazione ottenendo ottimi risultati. Oggi tutti apprezzano le sue qualità e il suo
CafFernando è diventato famoso e trasformato in una vera specialità della casa.
La gamma dei suoi prodotti spazia fra il Napul’E’, (classicamente napoletano, con 80% di
Robusta e 20% di Arabica); il CafFernando (morbido con Robusta 40% e Arabica 60%); i
corretti: Vesuviano, all’Anice; Ciociaro, alla Sambuca; Marsigliese, al Cointreau, e Furitano,
alla Grappa di Fiorduva.
Va detto che il caffè viene fornito da Trucillo, con torrefazione in Salerno. Solo di recente è
nata una collaborazione con la Cooperativa Lazzarelle di sole donne, del carcere femminile
di Pozzuoli.
Fernando è il… Caffettiere di Dio? Non esageriamo. È solo… ‘nu Dio ‘e Cafettiere!
(foto per gentile concessione della famiglia Ferraioli)
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