Open Tarì 2025: il Tempo prezioso della gioielleria italiana tra arte, business e cultura

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Open Tarì 2025: il Tempo prezioso della gioielleria italiana tra arte, business e cultura

Dal 10 al 13 ottobre 2025 il Centro Orafo Tarì di Marcianise ospita Open, la manifestazione professionale dedicata al dettaglio orafo italiano. L’edizione autunnale celebra il valore del tempo come risorsa preziosa, tra mostre, incontri, internazionalizzazione e innovazione, confermando il Tarì come polo d’eccellenza della gioielleria italiana.

Dal 10 al 13 ottobre, il Centro Orafo Tarì di Marcianise (Caserta) accoglie Open 2025, l’evento professionale che riunisce il meglio del dettaglio orafo italiano. Con oltre 500 aziende espositrici tra residenti e ospiti, Open conferma il ruolo del Tarì come punto di riferimento per produttori, distributori, artigiani e operatori del settore.

L’offerta spazia dall’alta gioielleria alle collezioni di tendenza, fino alle nuove tecnologie applicate alla creazione e alla vendita. Un evento pensato per unire business e cultura, in un contesto organizzato all’insegna dell’efficienza, dell’accoglienza e dell’attenzione al valore del tempo.

Il tema di questa edizione, infatti, è proprio “Il Tempo”, protagonista di mostre, incontri e talk. Un concetto che lega la tradizione artigiana alla contemporaneità, tra orologi storici, arte di recupero e riflessione culturale.

Il Tempo Prezioso: la mostra degli orologi di Palazzo Reale

Fulcro simbolico dell’evento è la mostra “Il Tempo Prezioso”, ospitata nella prestigiosa hall del Tarì. In esposizione cinque orologi del XIX secolo provenienti da Palazzo Reale di Napoli, tre dei quali restaurati grazie al sostegno del Tarì nei laboratori del museo.

Il restauro conservativo, curato da Antea Restauri per le casse esterne e dal maestro orologiaio Diego Ferventino per i meccanismi interni, è stato coordinato da Ilaria La Volla, funzionaria restauratrice di Palazzo Reale, in collaborazione con l’ufficio mostre.

I visitatori potranno ammirare “Il Tempo e la Storia”, l’orologio stile Luigi XVI e l’orologio con Giulio Cesare, tutti funzionanti e presentati al pubblico prima del loro rientro nelle sale del museo napoletano.

Accanto a essi, saranno esposti altri preziosi esemplari come l’orologio Giovanni II e Filippo l’Ardito, un raffinato orologio da taschino in oro e smalto con brillanti e tre straordinari gioielli ottocenteschi: un anello con rubini, diamanti e smeraldi, una spilla con diamanti e una collana in oro, corallo e turchese.

L’esposizione documenta anche il processo di restauro attraverso un video che racconta la complessità e la delicatezza dell’intervento, immergendo il pubblico nella storia e nell’arte di questi capolavori meccanici, simboli di un tempo in cui la precisione era sinonimo di bellezza.

Abitare il tempo: incontro tra arte e riflessione

Sabato 11 ottobre alle ore 11 (Sala Zaffiro) si terrà il talk “Abitare il tempo”, con Vincenzo Giannotti (presidente del Tarì), Tiziana D’Angelo (direttrice delegata di Palazzo Reale di Napoli), Francesco Vitale (Università di Salerno), Amedeo Colella (scrittore) e l’artista Dario Tironi, autore delle opere della seconda mostra, “Tempo che resta”.

Quest’ultima, dedicata al riuso creativo, mette in scena il tempo del nostro presente, rappresentato da sculture realizzate con materiali di recupero, metafora della società consumistica e in continuo cambiamento.

Formazione, business e internazionalizzazione

Accanto alla dimensione artistica, Open dedica ampio spazio alla formazione e al confronto professionale.

Domenica 12 ottobre alle 11, il talk “Gioielleria italiana: prospettive e sfide del dettaglio – Focus Campania” vedrà la partecipazione di Stefano Andreis, Ciko Orefice, Steven Tranquilli e Vincenzo Giannotti, moderati da Giovanni Micera di Preziosa Magazine.

Nel pomeriggio, alle 15, Alessandro Mazzù terrà l’incontro “Intelligenza artificiale per i social: realizzare un piano editoriale in pochi minuti”, dedicato alle nuove strategie digitali per il retail orafo.

L’evento ospiterà inoltre il progetto “Campania meets the world”, realizzato con ICE – Agenzia per il Commercio Estero, che porterà al Tarì 27 buyer internazionali provenienti da 11 Paesi (Algeria, Albania, Bulgaria, Croazia, Cipro, Egitto, Kosovo, Libano, Marocco, Polonia e Tunisia).
La missione inizierà il 9 ottobre a Torre del Greco, con una visita al Museo del Corallo, per poi proseguire nei giorni successivi con incontri B2B e workshop dedicati all’internazionalizzazione delle imprese del Distretto orafo campano (D.OR.).

Sostenibilità e salute al centro

Anche quest’anno Open Tarì aderisce al progetto “Luoghi di lavoro che promuovono salute”, con un’area dedicata alla prevenzione curata da ASL Caserta e SIA – Società Italiana di Andrologia.
L’intera manifestazione rispetta criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, rendicontati nel Bilancio di Sostenibilità del Tarì.

Come sempre, i dati fieristici della manifestazione sono certificati Accredia, garanzia di trasparenza e qualità.

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