Monte Echia: un viaggio alle origini di Napoli tra storia e valorizzazione del territorio
L’area di Monte Echia, uno dei luoghi simbolo della nascita di Napoli, è oggetto di un ambizioso progetto di valorizzazione, volto a integrare il ricco patrimonio storico, culturale e archeologico con le esigenze moderne. L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale e prevede la creazione di un masterplan unitario che coordini i molteplici interventi in corso.
Il tavolo tecnico, avviato il 20 gennaio 2025 sotto la direzione del sindaco Gaetano Manfredi, riunisce esperti e rappresentanti di istituzioni locali e nazionali, tra cui la Soprintendenza per la Città di Napoli, la Scuola Militare Nunziatella, il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, e l’Università Parthenope, oltre ad aziende pubbliche come ANM e ABC. Questo approccio multidisciplinare mira a realizzare un progetto condiviso che tenga conto sia delle radici storiche sia delle opportunità di sviluppo territoriale.

Monte Echia rappresenta il sito della primitiva Parthenope, l’insediamento originario dell’VIII secolo a.C., che precede la fondazione della più nota Neapolis. La sua importanza storica è sottolineata dalla recente apertura della Linea 6 della metropolitana e dell’ascensore che collega Santa Lucia al Belvedere, facilitando l’accesso a una delle vedute più suggestive del golfo partenopeo.
Nel corso del primo incontro, il Sindaco Manfredi ha sottolineato l’importanza di una visione integrata che coordini gli interventi esistenti: “Grazie alla nuova rete di trasporti e alla riscoperta dei luoghi simbolici come Monte Echia, vogliamo creare un itinerario culturale in grado di attrarre turisti e valorizzare la nostra storia”. A queste parole si è unito l’Assessore alle Infrastrutture, Edoardo Cosenza, che ha rimarcato come Monte Echia costituisca un autentico ponte tra passato e presente, unendo idealmente Parthenope e Neapolis. Quest’anno, il 2.500° anniversario della fondazione di Neapolis, dà ulteriore slancio al progetto, sottolineando l’unicità della stratificazione culturale e storica di Napoli.

Tra le aree oggetto di intervento si annoverano i resti di Monte di Dio, un tempo noto complesso domenicano, e la sorgente di acqua “suffregna”, elementi che il progetto intende valorizzare per ricostruire il legame identitario con la città antica. La partecipazione di figure come Laura Valente, direttrice artistica delle celebrazioni per i 2.500 anni di Neapolis, conferma la volontà di intrecciare storia e innovazione culturale.
Il percorso delineato dal tavolo tecnico è solo all’inizio, con l’impegno di riunirsi presso la storica Nunziatella a febbraio 2025 per definire ulteriori dettagli operativi. Questo approccio partecipativo e itinerante rappresenta un modello di governance inclusiva che punta a trasformare Monte Echia in un simbolo duraturo della storia napoletana.
Share this content:
