New York, Annamaria Colao premiata agli Italian Reputation Award
La prestigiosa cerimonia degli Italian Reputation Award, istituita per celebrare personalità italiane che si distinguono nel promuovere la reputazione del Paese a livello internazionale, ha visto tra i protagonisti la professoressa Annamaria Colao, luminare di endocrinologia presso l’Università Federico II di Napoli. La docente, unica donna e unica napoletana premiata in questa seconda edizione, ha ricevuto un riconoscimento per il suo straordinario contributo alla promozione della scienza e della cultura italiana a livello internazionale. L’evento si è svolto presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York, cornice perfetta per celebrare personalità di spicco che rafforzano il prestigio del “made in Italy” nel mondo.
L’Italian Reputation Award, frutto della collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura di New York, diretto da Fabio Finotti, Reputation Research, guidato da Davide Ippolito, e la fondazione IARL – Italia America Reputation Lab, si propone di valorizzare figure italiane che, con il loro lavoro e impegno, contribuiscono a migliorare l’immagine dell’Italia all’estero. I premiati vengono selezionati attraverso un’analisi dettagliata delle loro attività, basata su criteri come l’innovazione, l’impatto culturale e la capacità di influenzare positivamente la percezione dell’Italia a livello internazionale.
Tra i premiati di quest’anno figurano eccellenze italiane come Mons. Dario Edoardo Viganò, Emiliano Ponzi, Matteo Zuretti, Virgilio Sacchini, Pasquale Punzo, Alfonso Cerullo, Alessio Sansò e Mario Calvo-Platero. I vincitori hanno ricevuto una medaglia commemorativa disegnata dall’artista Marco De Luca. La cerimonia ha visto la partecipazione di figure di rilievo come la Vicesegretaria Generale degli Italiani all’estero Silvana Mangione, l’On. Christian Di Sanzo, deputato della Repubblica Italiana, Michael Cascianelli, preside della Scuola d’Italia, e Carmine Spatolisano, CEO di Telejnform.
Moderata dalla giornalista di Sky TG24 Cristiana Mancini, la serata è stata impreziosita dalla performance musicale del celebre bluesman Davide Pannozzo, noto per il suo stile che fonde blues tradizionale con influenze contemporanee, in duetto con il talentuoso tastierista Etienne Stadwijk, già collaboratore di artisti internazionali come Marcus Miller. L’iniziativa è stata promossa da un consorzio di organizzazioni, tra cui RetImpresa, Progetto Alfa, e Federmanager, sottolineando l’importanza di un impegno collettivo per sostenere l’immagine del nostro Paese.
Il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha inviato un messaggio di congratulazioni ai vincitori, evidenziando come “questi premi rappresentino un riconoscimento cruciale per coloro che promuovono l’Italia nel mondo con dedizione e innovazione”.

Per la professoressa Colao, questa esperienza è stata particolarmente significativa. Durante il soggiorno a New York, ha visitato la sede delle Nazioni Unite insieme a Pasquale Riccio, presidente del Campus Salute, organizzazione di cui è responsabile scientifica e che ha recentemente ricevuto un riconoscimento internazionale per il suo lavoro. A margine della cerimonia, la professoressa ha partecipato a un convegno sulla parità di genere, dove è stato presentato il libro La bambola di pezza di Valentina De Giovanni, con la prefazione dello scrittore Maurizio De Giovanni. Il libro affronta il tema della violenza sulle donne attraverso una narrazione toccante e simbolica, che mira a sensibilizzare i lettori sulle disuguaglianze di genere e sull’importanza di promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza.
Il convegno, ospitato anch’esso dall’Istituto Italiano di Cultura di New York, ha riunito esperti di rilievo: Alessia Maria Serena Caldoro, avvocato e dottore di ricerca in diritto privato, ha illustrato i profili legali delle politiche di parità di genere; Caterina La Rocca, specialista in diritto internazionale, ha analizzato il ruolo delle convenzioni globali nel garantire i diritti delle donne; e Annateresa Rondinella, coordinatrice delle Cattedre UNESCO italiane, ha discusso l’importanza dell’educazione per superare le disuguaglianze di genere. Le discussioni hanno esplorato le sfide e le opportunità legate alla parità di genere nel contesto internazionale, arricchendo ulteriormente il significato culturale e accademico di questo evento.
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