Annunziato (Le mani di Napoli): Un bollino di tutela per gli artigiani della moda

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Annunziato (Le mani di Napoli): Un bollino di tutela per gli artigiani della moda

NAPOLI – Gli artigiani napoletani della moda continuano il percorso in difesa della categoria e, all’indomani dell’evento “Cultural Heritage in the 21st century” che ha riunito nella città partenopea i vertici Unesco provenienti da ogni parte del mondo, propongono il riconoscimento della propria arte come patrimonio immateriale dell’umanità.

La richiesta parte su iniziativa del vicepresidente dell’associazione “Le mani di NapoliDamiano Annunziato, direttore generale di Sartoria Dalcuore, che ha chiesto una prima interlocuzione alle Commissioni competenti di Camera e Senato, nello specifico Attività Produttive e Cultura, come prima tappa di un progetto che punta al coinvolgimento dei Ministri della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Annunziato spiega: “E’ giusto che anche il mondo della sartoria napoletana e dell’artigianato legato al tessile e alla moda partenopeo possa avere lo stesso riconoscimento che ha portato l’arte del pizzaioli napoletani nel patrimonio immateriale dell’Unesco. Il nostro artigianato ha una lunga e importante tradizione che prende forma nel 1400 quando Napoli si impone non solo come centro socioeconomico ma anche come vero e proprio punto di riferimento della moda internazionale, non meno di Londra e Parigi. Alla fine del 1400 fioriscono a Napoli piccole industrie di lana e seta proponendo tagli e tessuti ambìti in tutte le corti europee. E’ la lunga storia dell’eleganza partenopea che come “Mani di Napoli” proviamo a raccontare ogni giorno ancora oggi. La nostra proposta di riconoscimento nel patrimonio immateriale Unesco punta a salvaguardare la capacità e la tradizione dei sarti artigiani verso chi se ne appropria ingiustamente. Porteremo tutto all’attenzione delle commissioni parlamentari competenti, coinvolgendo i politici del nostro territorio sensibili al tema”.

Annunziato ha già avviato interlocuzioni in tal senso con l’Università Federico II di Napoli, con la quale è in dirittura d’arrivo l’Academy della sartoria, e ha incassato l’appoggio del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “La presenza a Napoli della direttrice generale Unesco Azoulay – continua – insieme al sostegno al nostro settore del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e all’attenzione che i ministri Sangiuliano e Tajani e l’intera comunità Unesco manifestano per la nostra città, è sicuramente fonte di orgoglio per noi artigiani napoletani. E lo è ancor di più sapere che dai lavori Unesco sia emerso un ‘modello Napoli’ che detterà la linea per la tutela del patrimonio culturale, materiale e immateriale. Puntiamo al riconoscimento Unesco per la lunga storia che ci appartiene e che cerchiamo di tramandare ogni giorno alle nuove generazioni, e per lo ‘spirito di Napoli’ che contraddistingue ogni nostra creazione”.

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