Rubens a Capodimonte: un viaggio nel Seicento tra martirio e salvezza

Rubens a Capodimonte: un viaggio nel Seicento tra martirio e salvezza

A partire dall’11 marzo 2025, il Museo e Real Bosco di Capodimonte ospita una straordinaria esposizione con protagonista Pieter Paul Rubens e il suo capolavoro San Sebastiano curato dagli angeli (1601-1602). L’olio su tela, solitamente conservato alla Galleria Corsini di Roma, è in prestito dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica e sarà esposto in dialogo con altre potenti raffigurazioni del martirio di San Sebastiano presenti nella collezione permanente del museo.

Ad arricchire l’esposizione, un altro prestigioso prestito dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica, esposto nella sala 62: Amor sacro e Amor profano di Giovanni Baglione (1602), celebre per la sua storica rivalità con Caravaggio. Il direttore di Capodimonte, Eike Schmidt, sottolinea l’importanza di questi prestiti, che offriranno ai visitatori nuove prospettive e stimoleranno interessanti confronti iconografici.

Il Martirio di San Sebastiano tra Arte e Devozione

La figura di San Sebastiano, ufficiale romano convertitosi al Cristianesimo, ha ispirato generazioni di artisti. Condannato a morte per la sua fede, fu trafitto da frecce e abbandonato, ma sopravvisse grazie alle cure della vedova Irene. Riprese la sua missione evangelica, ma fu nuovamente arrestato e martirizzato a colpi di bastone.

Rubens rappresenta il momento in cui il Santo viene soccorso dagli angeli, discostandosi dalla più comune iconografia che lo vede assistito da Irene. Il suo imponente corpo, modellato sulla statuaria classica e influenzato da Michelangelo, diventa il fulcro dell’opera, mentre la corazza abbandonata a terra simboleggia il dualismo tra il ruolo militare e il sacrificio cristiano.

Il Dialogo con gli Artisti del Seicento

L’allestimento mette in relazione il dipinto di Rubens con altre opere di grande rilievo dedicate a San Sebastiano, tra cui:

  • Domenico Cresti detto il Passignano (San Sebastiano condotto al sepolcro, 1602)
  • Bartolomeo Schedoni (San Sebastiano curato dalle pie donne, 1615)
  • Andrea Vaccaro (San Sebastiano, 1635-1640, recentemente restaurato)
  • Mattia Preti (San Sebastiano, 1656 ca.)

Questi dipinti, esposti nella sala 61, creano un percorso visivo e stilistico che permette di esplorare le molteplici interpretazioni del martirio del Santo nel Seicento italiano.

Sinergia tra Capodimonte e Palazzo Barberini

In occasione del Giubileo 2025, La Flagellazione di Caravaggio, normalmente custodita a Capodimonte, sarà esposta a Palazzo Barberini nella mostra Caravaggio 2025 (fino al 6 luglio). Questa collaborazione ha portato a una vantaggiosa iniziativa per i visitatori: presentando il biglietto di Capodimonte si potrà accedere alla mostra con un biglietto ridotto da 18 a 12 euro, mentre i visitatori della mostra di Caravaggio potranno entrare a Capodimonte con un ticket ridotto di 12 euro (fino al 30 luglio).

Prossimi Appuntamenti a Capodimonte

Dopo Rubens e Baglione, Capodimonte accoglierà un nuovo prestigioso ospite nel mese di marzo: Ludovico Carracci con L’Annunciazione (1585), in prestito dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Questo evento fa parte del ciclo di esposizioni inaugurato nel 2024 con Gustave Courbet.

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